Forse non tutti ricordano che USCLAC-UNCDIM-SMACD è associata a Federmanager, associazione di categoria che in Italia raggruppa circa 180 mila dirigenti, quadri apicali, alte professionalità, in servizio e in pensione, con 55 sedi in Italia.
Ma perché?
Nella concezione del sindacato, comandanti e direttori di macchina e ufficiali sono a tutti gli effetti dei manager, appunto, che hanno competenze e responsabilità di tipo tecnico ma anche, se non soprattutto, di gestione del personale (leggi marittimi) spesso molto numeroso e dell’efficienza della nave, intesa anche dal punto di vista economico.
Le navi, infatti, sono di fatto gli unici “centri di profitto” del mondo dello shipping ed è per questo che vengono affidate a professionisti di livello come comandanti e direttori di macchina, il cui lavoro non è dissimile da quanti guidano un’azienda stando seduti in un ufficio.
Da qui il parallellismo fra le due figure, destinato a rafforzarsi con lo sviluppo tecnologico, che richiederà sempre maggiori competenze tecniche ed un aggiornamento continuo.
E voi cosa ne pensate? E’ un paragone in cui vi ritrovate?
Nella foto: il comandante Nicola Corradino, vicepresidente Usclac, al comando della nave Nuraghes di Tirrenia in manovra nel porto di Olbia – anno 2016