L’11 luglio a Roma il sindacato rappresentato dal comandante Claudio Tomei, presidente di USCLAC, e dal direttore di macchina Gianni Badino, presidente di UNCDIM, ha firmato insieme a  Confitarma ed Assarmatori il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i comandanti e direttori di macchina imbarcati su navi superiori a 3000 TSL e sui mezzi speciali delle sezioni 3 e 10 del CCNL personale marittimo.
Il sindacato ritiene di aver sostanzialmente raggiunto gli obiettivi prefissati con la presentazione della piattaforma rivendicativa, innanzitutto l’incremento salariale, vale a dire un aumento percentuale a due cifre che tiene conto, almeno in parte, dell’inflazione che ha colpito i salari nel periodo post-Covid.
Questo risultato rappresenta una vittoria significativa e un primo passo verso la restituzione di dignità a una professione che negli anni aveva perso attrattiva a causa dei bassi salari. “Dignità” è stata la parola d’ordine durante tutta la trattativa.
Ad ogni incontro con la controparte, il sindacato ha sempre sottolineato come i propri iscritti siano i comandanti e i direttori di macchina della marina mercantile italiana, figure professionali che sono il perno dell’efficienza operativa del cluster marittimo. Ridare spessore alle loro professionalità significa aumentare la credibilità aziendale. Il sindacato ritiene che, pur nei limiti di un contratto, questo messaggio sia passato in modo chiaro e forte.
Questo contratto per il sindacato non rappresenta un punto di arrivo, ma una base su cui costruire un nuovo e moderno rapporto con il mondo armatoriale, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza della marineria italiana. L’efficienza non può prescindere dalla stabilizzazione di queste figure professionali indispensabili.
La stabilizzazione sarà l’obiettivo futuro, per il quale USCLAC-UNCDIM-SMACD continuerà a battersi.